Quando si parla di toner per stampanti, s'intende una polvere molto fine che contiene particelle di alcuni elementi chimici, come l'ossido di ferro, il carbone e resina. La polverina viene immessa nelle apposite cartucce e viene depositata sulla carta da un apposito meccanismo, in modo da formare delle piccole macchine ancora informe. Dopo aver attraversato l'apposito riscaldatore della stampante, queste avranno una forma e dimensione precise, selezionate all'inizio dell'operazione in base alla volontà dell'operatore. Con questa metodologia è possibile costruire anche delle immagini. I toner per le stampanti sono disponibili in una vasta gamma di colori, tra cui il giallo, il nero, il magenta e il colore ciano. Nel corso del tempo il meccanismo di funzionamento della cartuccia toner è stato ampiamente modificato. Alle particelle è stato aggiunto un polimero, utile per amplificare l'effetto del riscaldamento e quindi migliorare la formazione delle lettere sulla carta.
La composizione della polvere toner per le stampanti varia da azienda ad azienda, ma nelle linee generali ha una parte comunque invariabile. All'inizio la dimensione delle polveri del toner era di circa 14-16 nanometri. Successivamente la loro dimensione fu ridotta del circa 1,5 volte per migliorare nel campo della risoluzione. Al giorno d'oggi si sta cercando di ridurre ulteriormente la dimensione delle polveri dei toner per le stampanti, in modo da aumentare la qualità dell'applicazione della miscela chimica sulla carta. Nel corso dell'evoluzione delle stampanti con il toner, è cambiato anche il modo d'inserimento toner. I primi dispositivi rilasciati sul mercato aveva un apposito foro, in cui si doveva versare la polvere da un'apposita bottiglia di colore nero. Al giorno d'oggi, invece, si utilizzano cartucce del tipo usa e getta.
Sfortunatamente, come hanno dimostrato diversi test di laboratorio, l'utilizzato delle stampanti a toner comporta vari rischi per la salute umana. Questi sono provocati da composti chimici rilasciati dalla macchina da stampa. In particolare, c'è il rischio di respirare composti organici volatici, variabili di dimensione, ma sempre molto leggere per essere facilmente aspirate da un umano. Tra i composti chimici rilasciati figurano anche il selenio e l'ozono. Alcuni istituti nazionali, per prevenire il problema, hanno emanato delle linee guida utili per orientarsi sui problemi riguardanti i toner per le stampanti. Misurando il livello delle sostanze nocive in un ufficio di lavoro, si riscontrano elementi inquinanti prima, durante e dopo la stampa. Alcuni scienziati hanno persino definito la polvere sottile che si sviluppa da un toner per stampanti come lo smog in stanza. Alla lunga andare, i composti chimici possono provocare degli ingenti danni al sistema respiratorio umano. È possibile che si verifichino malattie delle basse e alte vie respiratorie. Inoltre, esiste anche la possibilità di sviluppare delle malattie molto gravi, come il cancro.
La composizione della polvere toner per le stampanti varia da azienda ad azienda, ma nelle linee generali ha una parte comunque invariabile. All'inizio la dimensione delle polveri del toner era di circa 14-16 nanometri. Successivamente la loro dimensione fu ridotta del circa 1,5 volte per migliorare nel campo della risoluzione. Al giorno d'oggi si sta cercando di ridurre ulteriormente la dimensione delle polveri dei toner per le stampanti, in modo da aumentare la qualità dell'applicazione della miscela chimica sulla carta. Nel corso dell'evoluzione delle stampanti con il toner, è cambiato anche il modo d'inserimento toner. I primi dispositivi rilasciati sul mercato aveva un apposito foro, in cui si doveva versare la polvere da un'apposita bottiglia di colore nero. Al giorno d'oggi, invece, si utilizzano cartucce del tipo usa e getta.
Sfortunatamente, come hanno dimostrato diversi test di laboratorio, l'utilizzato delle stampanti a toner comporta vari rischi per la salute umana. Questi sono provocati da composti chimici rilasciati dalla macchina da stampa. In particolare, c'è il rischio di respirare composti organici volatici, variabili di dimensione, ma sempre molto leggere per essere facilmente aspirate da un umano. Tra i composti chimici rilasciati figurano anche il selenio e l'ozono. Alcuni istituti nazionali, per prevenire il problema, hanno emanato delle linee guida utili per orientarsi sui problemi riguardanti i toner per le stampanti. Misurando il livello delle sostanze nocive in un ufficio di lavoro, si riscontrano elementi inquinanti prima, durante e dopo la stampa. Alcuni scienziati hanno persino definito la polvere sottile che si sviluppa da un toner per stampanti come lo smog in stanza. Alla lunga andare, i composti chimici possono provocare degli ingenti danni al sistema respiratorio umano. È possibile che si verifichino malattie delle basse e alte vie respiratorie. Inoltre, esiste anche la possibilità di sviluppare delle malattie molto gravi, come il cancro.