Le cartucce facili da ricaricare
La Epson è una delle migliori marche che si possa trovare sul mercato, per quanto riguarda la produzione di macchinari e materiali per l'elettronica di consumo; fabbrica prodotti come stampanti, scanner d'immagini, proiettori, personal computer, home teatre e altro.
Per utilizzare una stampante serviranno delle cartucce, che possono essere ricaricabili o rigenerate, o più semplicemente smaltite come rifiuti, una volta consumato l'inchiostro che vi è all'interno della stessa.
Le cartucce rigenerate hanno un costo inferiore rispetto a quelle originali ma anche una risoluzione meno alta in fase di stampa, in poche parole una riduzione di qualità d'immagine. Per questo si sceglie sempre più spesso di "ricaricare" le stesse cartucce, anche per evitare di andare incontro a danneggiamento del sistema in cui le cartucce non originali non siano composte da una qualità d'inchiostro adeguato.
Le cartucce epson sono facili da ricaricare.
Se si tratta di cartucce originali servirà il chip resetter (indispensabile per il funzionamento della cartuccia); se invece si parla di ricaricabili autoreset (che segnalano quando l'inchiostro sta per giungere al termine) sarà necessario solamente delll'inchiostro. E' sempre meglio non aspettare che la cartuccia si scarichi del tutto prima di procedere alla ricarica, poiché si potrebbero formare delle sacche d'aria che si noterebbero successivamente nella stampa. Se la cartuccia è vecchia e probabilmente vuota è meglio gettarla via, classificandola come ""rifiuto speciale non pericoloso"". Una volta sistemato un piano con un foglio di carta o di giornale, o un fazzoletto di carta per non macchiare il piano d'appoggio con le eventuali fuoriuscite, potrete procedere al riempimento tramite un foro praticato sulla cartuccia e una siringa piena del nuovo inchiostro, (per quelle colorate massimo 10 ml, per quelle nere fino a un massimo di 15ml).
Bisogna riempire molto lentamente la cartuccia e se vi doveste accorgere che sta uscendo dell'inchiostro fuori (dal secondo foro praticato accanto al primo per fare uscire l'aria) bloccate il processo e assicuratevi comunque di non riempirla mai del tutto.
Dopo aver pulito accuratamente con un panno umido gli eventuali residui esterni, riporre aghi e inchiostro, inserire la cartuccia ricaricata all'interno della stampante e lasciarla lì per almeno 24 ore prima di utilizzarla, in modo che le bolle d'aria saliranno verso l'alto e l'inchiostro stesso si sistemerà nel fondo. Si consiglia di effettuare alcuni cicli di pulizia e di stampa prima dell'utilizzo finale della cartuccia. Se volete sigillare il foro usato per riempire la cartuccia, meglio una colla a caldo o della cera di candela. Questo processo si effettua solitamente se si vive in posto particolarmente secco o se si ha intenzione di trasportare successivamente la cartuccia da qualche altra parte. Se non dovesse funzionare subito correttamente provate a stampare ancora per sciogliere le eventuali sacche d'aria o residui d'inchiostro rimasti all'interno della cartuccia, finché le bolle d'aria non saranno tutte state spinte fuori.
La vostra o le vostre cartucce saranno come nuove, senza che voi abbiate speso una fortuna nè perso chissà quanto tempo per effettuare la ricarica.
La Epson è una delle migliori marche che si possa trovare sul mercato, per quanto riguarda la produzione di macchinari e materiali per l'elettronica di consumo; fabbrica prodotti come stampanti, scanner d'immagini, proiettori, personal computer, home teatre e altro.
Per utilizzare una stampante serviranno delle cartucce, che possono essere ricaricabili o rigenerate, o più semplicemente smaltite come rifiuti, una volta consumato l'inchiostro che vi è all'interno della stessa.
Le cartucce rigenerate hanno un costo inferiore rispetto a quelle originali ma anche una risoluzione meno alta in fase di stampa, in poche parole una riduzione di qualità d'immagine. Per questo si sceglie sempre più spesso di "ricaricare" le stesse cartucce, anche per evitare di andare incontro a danneggiamento del sistema in cui le cartucce non originali non siano composte da una qualità d'inchiostro adeguato.
Le cartucce epson sono facili da ricaricare.
Se si tratta di cartucce originali servirà il chip resetter (indispensabile per il funzionamento della cartuccia); se invece si parla di ricaricabili autoreset (che segnalano quando l'inchiostro sta per giungere al termine) sarà necessario solamente delll'inchiostro. E' sempre meglio non aspettare che la cartuccia si scarichi del tutto prima di procedere alla ricarica, poiché si potrebbero formare delle sacche d'aria che si noterebbero successivamente nella stampa. Se la cartuccia è vecchia e probabilmente vuota è meglio gettarla via, classificandola come ""rifiuto speciale non pericoloso"". Una volta sistemato un piano con un foglio di carta o di giornale, o un fazzoletto di carta per non macchiare il piano d'appoggio con le eventuali fuoriuscite, potrete procedere al riempimento tramite un foro praticato sulla cartuccia e una siringa piena del nuovo inchiostro, (per quelle colorate massimo 10 ml, per quelle nere fino a un massimo di 15ml).
Bisogna riempire molto lentamente la cartuccia e se vi doveste accorgere che sta uscendo dell'inchiostro fuori (dal secondo foro praticato accanto al primo per fare uscire l'aria) bloccate il processo e assicuratevi comunque di non riempirla mai del tutto.
Dopo aver pulito accuratamente con un panno umido gli eventuali residui esterni, riporre aghi e inchiostro, inserire la cartuccia ricaricata all'interno della stampante e lasciarla lì per almeno 24 ore prima di utilizzarla, in modo che le bolle d'aria saliranno verso l'alto e l'inchiostro stesso si sistemerà nel fondo. Si consiglia di effettuare alcuni cicli di pulizia e di stampa prima dell'utilizzo finale della cartuccia. Se volete sigillare il foro usato per riempire la cartuccia, meglio una colla a caldo o della cera di candela. Questo processo si effettua solitamente se si vive in posto particolarmente secco o se si ha intenzione di trasportare successivamente la cartuccia da qualche altra parte. Se non dovesse funzionare subito correttamente provate a stampare ancora per sciogliere le eventuali sacche d'aria o residui d'inchiostro rimasti all'interno della cartuccia, finché le bolle d'aria non saranno tutte state spinte fuori.
La vostra o le vostre cartucce saranno come nuove, senza che voi abbiate speso una fortuna nè perso chissà quanto tempo per effettuare la ricarica.